156 sbarcato in terra di Ragusei eh’è quanto a dir Spagnuoli, che la disciplina militare, l’esempio richiedevano severa e pronta giustizia, che non dubitavasi punto che il re informato veracemente del fatto, non sarebbe punto a considerarlo come insulto e offesa alla nazione inglese, alla quale la Repubblica era stata ed è tuttora amicissima. E all’ osservazione dell’ ambasciatore della poca confidenza dimostrata verso il suo re nella faccenda della congiura, la quale egli non in via officiale, come pur doveasi, ma solo in confuso e indirettamente riseppe, diremo, suggiunse il doge, « a satisfatene sua, qualche cosa come da noi si governa la Repubblica con modi differenti da altri governi. Alcune cose si possono palesar et altre convien si tenghino secreto : si procede col rito dei Consigli, con le regole proprie della Repubblica ; il fallo è certo, la congiura ed il tradimento era contro questa et anco qualche altra città del stato nostro : i rei sono stati abbastanza rinosciuti e loro stessi hanno confessato il delitto, ma certe cose non erano p9£ molti rispetti da palesarsi. La Repubblica per adversa fortuna si trovava allora nelli travagli che si sa, molte cause di andar trattenuti venivano in considerazione e in Francia se vien ammazzato il re si castiga il delinquente, ma non si manifestano i secreti del negocio, nè in esso si penetra più avanti ; ultimamente pur in Francia pur doi sono stati posti in ruota et uno impiccato per aver voluto amaz-zare il re, dicesi che ciò proceda da alta mano, ma si tace però altro particolare ; cosi ha fatto la Repubblica. Il Consiglio de’ Dieci è Consiglio segretissimo, se vi fossero persone di grado eminente che vi avessero avuto mano, non era fose tempo di palesarlo ; basta che del tutto si siano certificati es’è fatto quello che conveniva colla debita esecu-zion della giustizia (1) ». (1) Relazione di M. A. Contarmi destinato a servire il Conte di i