343 luto registrar tulio questo, poiché ad avvenimento sì singolare, qual è simile spettacolo in «imigliante stagione, si conveniva una festa, e una accoglienza pur singolare. XXVI. Teatro l'Apollo.— La Norma.—Sesta RAPPRESENTAZIONE Debbo candidamente confessare che tre volte cominciai a scrivere quest’ autentico bul-lettino e che per tre volle fui vinto dalla difficoltà del soggetto. Quest’ ingenua confessione «e non darà un’ altissima idea della fecondità della vena, varrà certo a far conoscere ch’io mi trovava come a dir nell’ imbroglio. E c’era veramente cagione d’imbroglio. Non trattavasi qui d’ una rappresentazione come tutte le rappresentazioni di questo mondo, nelle quali operano solamente gli attori e gli spettatori si stanno ; qui le parli erano fra loro giustamente distribuite, e lo spettacolo agitavasi così di là come di qua dei lumini. Di là gli allori cantavano, ed in qual guisa cantavano ! Io credo che da qui innanzi non avrassi più a dire canto d’ angelo, (*) Calzetta del i5 aprile 1834-