63 ciato solido 0 lucido in uso ancora in tutto il Veneto sotto il nome di terrazzo. Sorgevano a principio le case ordinariamente isolate, con un piano a terreno ed un solaio (1), benché abbia a credersi che assai presto siasi cominciato ad alzarle e per l’aumento della popolazione e per isfuggire all’ umidità del suolo. Una loggia di legno chiamata liagò ■ (forse dal greco hiliacon, solatio) (2), porgeva 1’ opportunità di asciugare le biancherie e di andarvi a respirare il fresco nelle ore della sera. Tra la sponda del canale e la casa correva d’ ordinario una striscia di terra, detta junctorium, e più comunemente fundamenta, mentre ripa o gradata dicevasi appunto quella che ora riva si appella (3). Era questa dall’ altra parte della casa e di uso assai più frequente e più comodo che non la via di terra per 1’ approdo delle mercatanzie e pel sollecito passaggio in barca dall’ un luogo all’ altro. Poche ancora le strade comuni, pochi i ponti e per lo più solo ad uso del vicinato e costrutti di legno sopra pali come quelli che si vedono nelle campagne (4). Le strade e le proprietà venivano chiuse con certe sbarre poste a traverso e denominate revetene (5). In molti luoghi erano fondure e stagni e fossi, da cui conservarono alcune strade di Venezia il nome di Piscine. Fino dal tempo del primo doge in Rialto nel secolo IX troviamo eletti alcuni magistrati al prosciugamento del suolo, e pare che venisse presa la terra a quest’ uopo dalli) Temanza, Antica pianta dì Venezia. (2) Ib. (3) Ib. (4) Pons firmabat unum sutim caput super duo Ugna per mediara proprietatem de Ca Tomisto. Cod. Pub. a. 1292. (5) Gallic. I. 293. La legge 1294: lieveteni super stratispublicis non ponanfur. — Super viam erant astae de petra positae per longum; da una sentenza del 1312.