302 II Rovere si può dire che ci sia cresciuto sott’ agli occhi. Dall’ anno passato a questo ei fece giganteschi progressi nell’ azione e nell’espressione, nè sapremmo in questo doppio particolare che cosa desiderare da lui. Le scene ridicole sopraccitate sono rappresentate da lui, con molto buon garbo e molta naturalezza, a tale che ne dovettero sorridere anche i labbri più schivi, ma di quel riso onesto e gentile, che le persone culte e civili negano a’ lazzi triviali della più parte dei buffi. Solo taluno desidererebbe clx’ ei levasse quella strana natura di pennacchi del cimiero di Menelao : invero sono di una storica e simbolica verità troppo evidente. La parte del contralto, la Vietti, fu trattata dal maestro con minor amore delle altre, e con minore amore delle altre è pure dal pubblico ascoltata. Le vesti sono in carattere, meno le parrucche, che si lasciarono sulle testiere per la ragione forse del caldo ; anche parve strano, che i gentiluomini e gli altri signori del 1600, forse per nascondere quella loro mancanza, dico della parrucca, si tenessero il cappello in testa anche nelle case dei conti : che certo in questo particolare non sarebbero cosi corrivi nel 1834. Parve pure strano che la Sandrina si vedesse in i-strascico; e in uno strascico ancora sì poco ricco in larghezza ad impedirle perfino il passo, ed ella