93 doge o duca, a ciò spinti o dal bisogno d’introdurre più stretta unità nel governo, o ad imitazione delle città maggiori, come Roma, Genova e Napoli, eh’ erano allora governate da un duca (1). La scelta cadde sopra Paolo Lucio o Paoluccio Anafesto cittadino di Eraclea ; ma non essendosi bene definiti i limiti della ducale autorità, rimase questa incerta, ondeggiante e spesso in lotta coi diritti e colle pretensioni dei nobili, del clero e del popolo. Laonde, se il doge era d’ animo forte, ei tentava non di rado usare di un assoluto potere e perciò veniva per lo più deposto, accecato, ucciso : se debole, non sapeva contenere la superbia de’ potenti e dei vescovi, e special-mente il furore delle fazioni, e ne derivavano gravi confusioni ed eccessi. Si erano conservati anche i Tribuni, come magistrati subalterni, giacche imprudente cosa sarebbe stata spogliare di quella dignità tante famiglio che da secoli n’ erano state investite, e tanto pareva se ne gloriassero che alcuna convertì quel titolo perfino in nome di casato ; ma da ciò altresì veniva nuovo disordine, poiché quelle potenti famiglie non lasciavano di opporsi al nuovo governo e di suscitargli ostacoli da ogni parie, onde le frequenti rivoluzioni che andremo di mano in mano narrando. Siffatto incomposto governo doveva però essere la conseguenza naturale delle idee romane di assoluto impero avvenuta 1’ elezione ai tempi dell’ imperatore di Costantinopoli Anastasio (713-716) e di Liutprando re de’ Longobardi (712-744) converrebbe ritardarla di qualche anno e stabilire la nomina del primo doge almeno nel 712 avanti la morte del patriarca Cristoforo, che forse mancò in quell’ anno. In generale, nella confusione delle antiche cronache circa ai tempi e fra i tanti errori dei copisti, è impossibile di bene accertare le date. (1) Temporibus nempe imperaioris Anastasii et Liutprandi Longo-bardorum regis omnes Venetiae una rum Patriarchìi et Episcopi.s convenientes communi consilio determinaverunt quod de liinc honorabilius es-set, sub ducibus quam sub tribunis manere. Sagorninus,