sono talvolta a cercarsi le cause di alcuni fatti, che forse sarebbero altrimenti inesplicabili. Ma nel trattare delle Origini, stimai altresì correr debito allo storico di osservare nelle notizie, che a quelle si riferiscono, una giusta sobrietà, toccando solo quanto presentano di più essenziale ed importante a sapersi, fuggendo la pompa di pesante erudizione, offrendo infine al lettore il frutto degli studii fatti, senza condurlo per l’intralciato sentiero degli studii stessi. Siccome poi la storia d’un popolo non si compone soltanto di guerre, di vicende politiche, di genealogie, ma sono parte principalissima di essa il governo, il movimento morale ed intellettuale, le industrie e i commerci, le bello arti e le lettere e la relazione di tutto questo colla religione, colle leggi regolatrici del pubblico costume, della sicurezza e della prosperità del cittadino, è chiaro ch’io avea a dirne quel tanto, che bastasse a dire sufficienti idee intorno a questi argomenti, trattandone, non colla stretta indole degli annali, non col ricordare ogni minuzia, sibbéne con un fare più largo e conveniente ad una storia generale. Infine alla storia di Venezia va unita quella delle Provincie soggette, e nel narrarne r acquisto, non era da tacere delle leggi e delle forme con che venivano governate.