75 città di Venezia in quell* anno 421, il giorno 25 di marzo (1), ed altre vi unirono eziandio la consacrazione della prima chiesa in Rialto, quella di S. Jacopo. Raccontano, che mentre era grande il fervore nelle Isole a fabbricarvi, ad aggrandirle, e a ben ripararle dai flutti, divampo di notte furiosissimo incendio a Rialto nella casa di un navicellaio di nome Entinopo, dalla quale poi distendendosi consumò fino a ventiquattro case, onde i pii isolani, commossi a tanta sciagura, fecero voto di alzare una chiesa ove stava già la casa di Entinopo e di dedicarla a S. Jacopo. Ed altre favole aggiungono : che la casa di Entinopo era mu rata, a differenza delle altre tutte di legno, che aveavi dimorato la regina di Padova, quando dal re Giannusio suo marito fu mandata per salvezza a Rialto, ecc. Dalle quali narrazioni solo tanto puossi argomentare che, aumentata la popolazione in Rialto, fosse anche in quest’ isola edificata una chiesa, che i Padovani vi abbiano fatto in quel torno di tempo nuove opere d’interramenti e di costruzioni, che Rialto insomma incominciasse allora ad acquistare qualche maggior grado d’importanza che non per l’addietro. Tuttavia codesta tradizione del principio della repubblica nel 421, sebbene non si accordi colla venuta d’ Attila che fu nel 452, fu dagli storici veneziani comunemente accettata, datando da quell’ anno la propria èra nazionale (2). (1) L’origine della tradizione che la città venisse fondata in quel giorno è a cercarsi nella credenza greca che in esso fosse stato creato il mondo, e nel pio sentimento che volle unita l’origine di Venezia all’An-nunciazione di Maria. Quindi la data ab Incarnatione è a computarsi da quel dì. A maggior comodità fu poi cominciato l’anno della Repubblica il primo di marzo. (2) I documenti portano la data dell’incarnazione o quella della Nascita di G. C.. e talvolta anche degl’imperatori: però non si deve mai nel computo dimenticare che, giusta il more Veneto, i due mesi di gennaio e febbraio appartenevano sempre all’ anno comune antecedente.