222 confermato il contenuto da tutti i Cronisti e corrispondendone le date al regno dell’ imperatore, a’ tempi del quale fu rilasciato. Il nome poi del doge Domenico invece di Pietro Tribuno è assolutamente uno sbaglio dello scrittore, come fu quello di aver nominato nella conferma Angelo Partecipazio in luogo di Orso, e resta provato che codesto doge Domenico non ha mai esistito (1). rarteci a- Morto Pietro Tribuno, altro doge fu eletto dalla fami-gQ°xvìn" Partecipazio e fu Orso, soprannominato Paureta, dal 912. che si vede come i Veneziani, primi in Italia a far uso dei cognomi, talora in luogo di questi valevansi anche dei soprannomi (2), derivati o da qualche qualità personale o da altre particolarità. Avuto riflesso alle condizioni di Europa a quei tempi, il nuovo doge ebbe più che mai a cuore di conservarsi l’amicizia dell’impero d’Oriente, onde mandò a Costantino ed Alessandro il figlio Pietro, che fu assai benevolmente accolto e già tornava col titolo di protospa-tario pel padre, quando, venendo a passare per le terre dalmate di Miroslav o Michele, bano dei Croati (3), fu arrestato, spogliato di quanto avea di prezioso e mandato a Simeone re dei Bulgari, che avea forse qualche motivo di nemicizia coi Veneziani. Colà rimase prigioniero finché fu dal padre riscattato con grossa somma e per l’intercessione d’ un Domenico arcidiacono di Malamocco, che poi forse in ricompensa fu fatto vescovo di quell’ isola. Sembra che il caso non avesse altre conseguenze, ed era Orso II Partecipazio uomo di chiaro ingegno, famoso per santità, amatore della giustizia, generoso nelle elemo- (1) Inoltre non è supponibile che i Chioggiotti fossero ricorsi ad un doge appena creato e mal fermo sul suo trono per avere un privilegio, che non poteva aver vigore se non sotto un governo bene ordinato. (2) Murat. Dissert. med. evi. ;3) Lucius, de Beg>w Dalmatiae et Croatiae.