ti i (lì nè tutte le ore: i brevi intervalli son messi a profitto da certe tre buone sorelle, che mi stanno d’incontro alle finestre, e che ben fanno vero il proverbio, il qual dice, rara concordia fralrum, tacendo delle sorelle; pare soltanto che non s’intendano insieme troppo su certe loro domestiche faccende. V’è sempre qualche punto controverso tra loro, un soggetto da sottoporsi alla pruova della disputazione, e ben me ne accorsi quando con la buona stagione s'incominciò a tener aperte le invetriate. Le fraterne discussioni principiano talora all’alba, e si continuano per la giornata con tal calore di eloquenza e potere di polmoni e di stile, ch’io, seduto j al mio tavolino, e facendo ogni opera per turarmi l’orecchio, son pure costretto a entrare nella quistione come testimonio, e non ne perdo un 1 solo argomento. Quella tempesta si volge talora dalla parte della cucina, e allora ne prende parte anche l’Angela; una certa loro fantaccia, il cui principale uffizio è di sbatacchiare ogni mattino il bucato, consolandosi ancora di quella fatica, con non so quale e quanta varietà di canzoni, di cui or sono fatto maestro ancor io. Di quella corte eh’ è detta di sopra hanno preso possesso a vicenda per diritto d’ usucapione un maestro fabbro ferraio, ed un legnaiuolo, ai quali quel luogo è panilo comodo e soli-