Capitolo Terzo. Sguardo generale. — Commercio veneziano. — Marina. — La vita nelle Isole. — Legislazione. — La arti. — Il popolo. — Conclusione. Le cose che siam venuti fin qui sponendo mostrano a sufficienza che ad altissimo grado doveano esser giunti a que’ tempi il commercio, la navigazione, le arti e l’industria tra i Veneziani. Esercitavano quello principalmente pei fiumi e per mare, ma spesso anche per terra : pel Brenta comunicavano coi Padovani, pel Bacchiglione coi Vicentini, pel Sile coi Trevigiani, Cenedesi e limitrofi : pel Piave coi Bellunesi ; per la Livenza, pel Tagliamento e per l’Isonzo coi Friulani; pel Po coi Ferraresi e Mantovani; per l’Adige coi Veronesi (1) ; mandavano le loro barche da per tutto : avevano porti, stazioni, emporei di merci ove più poteva tornar loro opportuno : comparivano a tutti i mercati, a tutte le fiere : frequentavano fino nell’ Italia meridionale e nella Sicilia, nella Croazia, nella Dalmazia, nelle isole tutte dell’ Adriatico. Da questo si spingevano più oltre nell’ Arcipelago, ai lidi della Grecia, nella Propontide, a Costantinopoli, nel mar Nero, alle coste dell’Asia e dell’Africa. Per terra viaggiavano a carovane, per mare in convogli, modo di viaggiare richiesto dalla continua necessità di difendersi dai rapaci baroni e dai corsari, in tempi in cui mancava ogni sicurezza : ogni mercante dovea saper maneggiare un’ arma, ogni naviglio potersi anche momentaneamente cambiare in nave da guerra. Nè arrivato che fosse il mercante al luogo a cui era diretto, cessava per lui il pericolo, (1) Marin, St. del Commercio vencz., t. II, p. 109.