12 avanti 1’ era volgare, si spinsero anche di là dal Po fino nell" attuale Romagna. I Veneti si trovarono allora circondati da ogni parte dai Galli ; gli Etruschi sempre più si ritiravano ; Roma stessa, che allora sorgeva, pareva avesse a perire sotto i gallici invasori. Brenno vincitore già vi dettava la legge con quelle tremende parole : Guai ai vinti ! quando i Veneti, vedendo le forze galliche altrove distratte, fecero una potente irruzione nelle loro terre. Per tale notizia, piuttosto che per l’improvvisa venuta di Camillo, i Galli si ritirarono (1); Roma risorse più potente, e poco stette a riprendere il corso delle sue conquiste verso il mezzo giorno d’Italia. Non molto passò che alla Venezia venne nuovo e grave pericolo dalla parte del mare. Dna squadra di Lacedemoni, condotti da Cleonimo (300 anni circa avanti G. 0.) penetrata fino ai lidi veneti nei siti di Chioggia, Pelestrina e Malamocco, mandò esploratori a riconoscere il paese. Riferirono, essere colà un sottil lido proteso, dopo il quale venire paludi soggette al flusso e riflusso del mare ; non molto lontano vedersi campagne ; più in là colline, indi scoprirsi la foce d’un fiume profondo (il Medoaco o il Brenta), e su questo barche e navigli. Il capitano greco ordinò ai suoi di avanzare ; tentò salire su pel fiume, ma 1’ alveo di esso non tollerando i legni più grossi, gli fu uopo valersi dei più piccioli e leggeri, coi quali, raggiunte tre borgate sul lembo delle lagune, le diede al sacco e le incendiò. A tal notizia i Padovani tosto accorrendo, assalirono da una parte i predatori, dall’ altra con barche fluviali i greci navigli, (1) Venirti aliquanto post parta de Romanis victoria et de aliis qui simul in acie contra ipsos steterant, per tres dies insediti fugientes ipsarn Romani, praeter Capitolium, coeperunt. Mox interveniente casu qui domum eos revocabant, quod Veneti cum in festo exercitu erant in finibus eomm ingressi, pacem cum Romania fuctam, nrbemque ipsis redditam, ad sedes suas redierunt. Polib. Hist. 1. 1.