i 185 gamente il nome di corno, portato in un bacino d’argento, che veniva presentato alle monache dinanzi alla inferriata del coro (1). Ma altra leggenda priva di fondamento si è quella, che il primo corno ducale tosse donato al dogo Tradonico dalla badessa Morosini, e che quindi avesse origine 1’ annual visita a quel monastero ; nulla di ciò trovandosi nelle migliori fonti (2). Qual forma avesse a principio il berretto ducale e come a poco a poco si riducesse a quella che conservò sempre di poi, già dicemmo (3) ; e lo Promissioni ducali, d’ accordo colle leggi, apertamente dimostrano che il ricco diadema non ebbe origine se non intorno al secolo XIV. Imperciocché non ne troviamo cenno nella Promissione di Marino Morosini del 1249, mentre invece in quella di Bartolomeo Gradenigo 1339 (4) leggiamo essere il Comune tenuto a fornirgli la zoja (come quel diadema chiamasi, per decoro della repubblica) e la stessa cosa è poi ripetuta nella Promissione del Veniero 1382, ed in altre (5). (1) Bozzoni : Silenzio di s. Zaccaria. (2) Nulla infatti nel Dandolo, Barbaro, Savina, Morosini, Corney riè nella dissertazione dello Zanetti sul Corno ducale. (3) Libro I, cap. VI, p. 100. (4) Nel 1174 quando scriveva il Buoncompagni (R. I. Script, t. VI, p. 271) il doge portava solo un cerchiellino d’ oro : lllius civitatis dux aureum circulum in vertice defer. Alla fine del 1200 era una corona d’oro con pietre preziose (Cron. Canal Arch. storico, t. VIIJ). Nella promissione ( ìradenigo (1339) : Item per Comune fiat zoja, quamportare debemus in festis ordinatis et consuetis non expendendo prò ipsa ultra lib. CIj yros-sur. (1500 zecchini) quae conservati debeai per Procuratore» S. Marci in Procuratia ; et in festis ordinatis in quibus illam portare debemus in capite, nobis dare debeut et facto festo illam recipere et conservare ut dictum est. Nella Promissione di Andrea Contarini, 1367, essa era dive-ta si pesante, che si raccomandava farla più leggera per poterla portare in capo. (6) La descrizione adunque riferita dal Cappelletti, t. I,p IBI, appartiene a tempi molto posteriori, non già al preteso dono della Morosini. 24