6 e gli Egiziani furono i primi a farlo di dodici ; ma gli uni differivano in questo dagli altri che i Greci componevano il loro di trecentocin-quantaquattro giorni, mentre gli Egizii lo fecero di trecentosessanta. Ma siccome così gli uni che gli altri s’accorsero che il sole non istava a’Ior computi e seguiva un più lungo viaggio per lo zodiaco, i primi immaginarono un periodo d’ott’anni, durante il quale aggiungevano, o come dicono gli astronomi, intercalavano un mese dopo il terzo, il quinto e l’ottav’anno, e gli Egiziani avevano ogni anno al termine del-1'ultimo mese un cinque giorni di più che non entravano nel conto, e che formavano come a dire un fuor d'opera, un tempo a parte eh’essi chiamavano epagomenes. Ma nè meno con tale giunta o appendice, non si aveva il conto esatto e ne rimanevano ancora cinqu’ ore d’avanzo. Gli Egiziani per altro non se ne davano nessun pensiero e ne facevano il loro prò, perchè per mezzo di tale ommissione ei potevano ogni quattr’ anni incominciare l’anno un giorno più presto, il che era invero una singolare vaghezza, quando gli anni son per sè già sì corti e passano così presto. Si potrebbe lor perdonare se gli avessero piuttosto allungati. Ma eglino facevano così per poter celebrare in tal modo nello spazio d’un anno canicolare le