220 pi del doge Renier Zeno fu scritto soltanto per isbaglio Angelo Partecipazio in luogo di Orso, e la contraddizione, a questo proposito notata (1), è tolta. Resta ora a conciliare le date del documento coi tempi del doge Pietro Tribuno e dell’ imperatore Costantino. Regnò Leone a Costantinopoli dall’ 886 al 911, ma avendo, nel 904 o 905, ottenuto un figlio da un quarto matrimonio contratto, per la speranza d’ avere finalmente un erede al trono, tanta ne fu l’allegrezza, che volle fosse tosto incoronato col nome di Costantino Porfirogenito e riconosciuto imperatore fino dalle fasce, facendosi grandi feste (2). E che gli anni dell’ impero di Costantino debbano essere noverati appunto dalla sua nascita, viene attestato dalla somma totale di essi, quale ci vien data dagli storici bizantini. Costantino, scrive Cedreno, visse anni 54 e mesi due: imperò dapprima col padre, collo zio Alessandro (che gli fu tutore alla morte di Leone) e colla madre, in tutto anni tredici ; poi con Romano, ingiustamente assunto (1) Altro esempio di simile sbaglio di nome troviamo fra altri in un documento nel Cod. DLI della Marciana 01. VII, in cui, imperante Duo Constantino aug. magno et magnifico impre anno autem imperii ejus vige-simo tertio mense Febr. ind. Vili, figura un doge Giovanni, quando durante tutti i cinquantaquattro anni di regno di Costantino non vi fu alcun doge di nome Giovanni: dev’ essere forse P. Candiano II. (2) Il bambino fu battezzato dal patriarca Nicolò nella chiesa di santa Sofia dopo 40 giorni della sua nascita. Nel primo di febbraio il re chiese al patriarca di entrare in chiesa, essendogli ciò proibito per essersi ammogliato la quarta volta. E non avendo potuto ottenere quanto desiderava,depose il patriarca Nicolò e conferì questa carica ad Eutimio soprannomina- * to Sincello, il quale fece conoscere francamente all’imperatore il divieto canonico. É Leone non ne parlò più. Il giorno poi della Pentecoste, l'imperatore, col mezzo del patriarca stesso Eutimio, coronò re il figlio suo Costantino e si fecero grandi allegrezze. Vedi Doroteo: Libro storico dalla creazione del mondo fino al 1771, in greco volgare, che i greci moderni chiamano Cronografo; Venezia 1784 in 4.to, pag. 362, 363. Anche in Zo-nara, lib. XVI, leggesi : In festo Penteeostes Leo filium suum coronavit et imperatorem appellavit.