81 ad essi sommamente benevolo, prese a persuaderli che: se volessero farsi spontaneamente buoni servitori dell’ impero (1) e soccorrerlo delle proprie armi al bisogno, mandassero alcuno con le loro domande a Costantinopoli, oppure, le dessero a lui in iscritto, eh’ ei le avrebbe appoggiate per modo da rimanere pienamente soddisfatti, senza perciò venire richiesti del giuramento di fedeltà (2). I Veneziani, ben conosendo, che per quest’ atto di osservanza, lusinghevole all’ imperatore di Costantinopoli, essi nulla per-deano della propria libertà, acquistando anzi una specie di protettorato e per questo molti privilegi ed incremento al loro commercio, dopo aver ricordato all’ Esarca, come si erano da se stessi creato tale asilo nelle Lagune da non temere di essere assoggettati nè dall’ imperatore, nè dai re, nè da altro principe qualunque del mondo (3), acconsentirono di buon grado alla proposta, ed inviarono alcuni de’ più ragguardevoli all’ imperatore. Questi gli accolse assai benignamente, li lodò della presa deliberazione, e co-cesse loro un diploma che prometteva ad essi, oltre a par- (1) Si vultis apud imperituri supplicare . . . inter vos collaudatili. Cron. Alt., t. V, app. Arch. st. it. e tomo Vili, p. 209. (2) Non per sacramentum vos inquiram . . . ib. (3) Secunda Venetia, quae non orla in paludibus aquae habemus, quia mirabilem habitat ionerii est, quod nullus in mundo nisi per navi-f/ium, cvjus est potestà», nullaabeorum sumus nos dubitaturi nw apprettarsi, noe possessuri non ab imperatore nec a regibus nec aliis qui siiti in hoc minuto Principibus. E si noti ohe questo libro VII si reputa anteriore al secolo X; vedi la Prefaz. all’Altinate. Certe de vobis (disse Longino a’ Veneziani) ipsi tam et de aliis quae audivi, mirabile» inventi estis, talern appositionern habentes. Securi permanentes estis in securitate, quia niliil est quoti ¡tossitis dubitare per nulluin irnperatorem nec allo mundi alio princijie, nec ullius jussionibus contristare vos poteri! aliqui per ullum navigium, nee possessione» vestras ni vos invenire possit, ncque appreheiulere. Dico enim vobis si imperatori vultisobedire, quancumque ei i nquisitionem vultis ut ex vestra parte faciam scriptum exponite. Confido me aptuì'irnperatorem omnia explere et invenire vobis. Alt p 200 211, t. Vili. Arch. st. ’ 11