Capitolo Quarto Ritorno del patriarca Fortunato. — I partiti franco e greco nelle Isole. — Motivi della guerra di Pipino. — Guerra. Fortunato, profittando di codesti subugli, orasi intanto con Cristoforo ravvicinato alle Isole, mettendo sua dimora nel borgo mostrino a Campalto, da dove si adoperava a mantenere viva la fazione franca. Vedendo però che ad onta di questo non veniva richiamato alla sua sede (1), si allontanò di nuovo recandosi in Istria, ove pel favore di Carlo godeva di grandissima autorità ed accumulava immense ricchezze, posseditore com’ era di quattro navigli da traffico, che, esenti da ogni gravezza, esercitavano per lui il commercio in tutti i porti del regno italico. Quelle ricchezze molto opportunamente gli servivano ad aumentare il numero de’ suoi partigiani ; e per opera di Carlo otteneva altresì il vescovado vacante di Pola, renitente il papa, che scriveva all’ imperatore, dare Fortunato grande motivo di mormorazione per la sua vita affatto mondana e volta solo all’ambizione e alle grandezze (2). Pure acconsentì alfine a conferirgli la nuova dignità, a patto però che dovesse rinun-ziarvi quando tornasse nel possesso dell’ antica sua sede di Grado. Nè molto andò infatti che Fortunato riuscì anche in questo e si vide finalmente richiamato dal bando ed assolto. Tornato a Grado, fece ristabilire altresì nel vesco- (1) Non avendo osato Fortunato di ritornare a Grado, si vede che questa non dipendeva dai Franchi, come credetteRubeisMon. Eccl. Aquil. (2) Cod. Carol.