160 suolo francese (1), secondo altri, mentre trasferivasi a Roma, intorno all’ anno 826 (2). Uomo di molto ingegno, ma di altrettanta ambizione, fu causa di grandi mali ai Veneziani, eccitando contro loro i re Franchi, nel tempo stesso che, a lasciare di sè splendida memoria, impiegava gran parte de’ suoi tesori ad ornare la sua sede di Grado, a cui fece ricchissimi donativi, che si leggono nel suo testamento. E poiché danno un’ idea della sua magnificenza e delle arti di quel secolo, diremo di alcuni. Fece ornare d’oro e d’argento e provvedere di paramenti istoriati e d’ogni altra suppellettile l’altare della chiesa di s. Eufemia. In una delle due scuole di detta chiesa fece fare una lampada d’ argento a cento lumi : nell’ altra, lampade che non aveano pari in Italia (3). Donò inoltre due gran turiboli d’oro ; circondò d’u-na balaustrata d’ argento 1’ aitar maggiore ; ai corpi dei Ss. Martiri fece altari tutti ornati d’oro e d’argento, con archi, vòlte ed immagini, tutto degli stessi metalli, con un grande velo istoriato. Per lui fu coperta di piombo la chiesa di santa Maria, concorrendo a parte della spesa anche il sacro impero (di Carlomagno) ; lastricato il portico fino alla piazza ; edificata dalle fondamenta la chiesa di s. Agata con ripari atti a difenderla dalle inondazioni del mare, che in addietro 1’ aveano guasta. Depose in essa una cassa preziosa per corpi santi comperata a Costantinopoli ; donolla di vigne, campi ed oliveti. Fec’ egli altresì riedificare la (1) Leggesi negli Annali del Muratori ad an. 821 sull’ appoggio di Eginardo e di altri, che accusato all’imperator Lodovico d’iniedeltà e citato a comparire alla corte si recasse in Istria, ma poi imbarcatosi nascostamente per Zara, e saputosi acquistare il favore di quel governatore greco Giovanni, ottenesse da questo d’essere inviato con buone raccomandazioni a Costantinopoli, donde poi tornò in Francia nell’824, ove finì l’agi-tata sua vita. (?) Ughelli, Italia sacra, t. V. (3) Duas coronas argenteas majores, in una ardet cesendelli Centura, in alia ecclesia feci tales coronas, qualeshodie in Italia nonsunt.