3:3 no della Semiramide, ma questa volta il sartore 10 compensò almeno con un abito magnifico ; poiché deve certo rendersi questa giustizia al-l’impresario, cbe oltre che ne diede un’ opera nuova, cosa insolita in tale stagione, ei la mise ancora in iscena con tale splendore e magnificenza, che sarebbe degna di qualunque più illustre teatro. Bravo il signor Marzi, e bravissimo 11 suo sartore I XVIII. Proemio a’ bullettini teatrali CHE SEGUONO (*). ( frammenti da’ manuscritti d’un vecchio giornalista). . . . Si danno cose agevoli e piane nel sembiante, che all’accostarle sono poi disastrose e difficili. Qual cosa per esempio più scempia che dettare un articolo di teatro? Pure provatevi. Io, il mi so io, che non ebbi a’miei giorni maggior briga di questa . . . Una prima rappresentazione mi dava tanto pensiero, quanto non ne avevano tutti insieme maestro, cantanti, impresario. E prima di pormi all’atto dello scrivere (*) Gazzetta del 37 dicembre 1833