179 le loro armi alla meridionale Italia, ove portarono il terrore fino nelle vicinanze di Roma (846). Ma non tornava ancora la pace nelle Isole, nuovamente inquietate dal patriarca Andrea, succeduto a Massenzio sulla cattedra di Aquileja. Papa Leone IV riuscì a comporre altra tregua fra i due patriarchi, e venuto a morte nell’ 855 l’imperatore Lotario, i Veneziani mandarono tosto al successore Lodovico II per ottenere la solita conferma de’ privilegi, la quale fu loro concessa da Mantova X. Kal. Apr. 856. Anzi, correndo fin d’ allora la fama delle isole Rivoaltine, l’imperatore volle recàrsi a vederle insieme con la moglie Engil-berga. Splendidissimo fu 1’ accoglimento e quale a tanto principe si conveniva : il doge Pietro ed il figlio Giovanni uscirono incontro all’ imperatore con suntuoso accompagnamento fino a Brondolo, ove gl’ illustri ospiti furono alloggiati nel monastero di S. Michele. Entrati quindi in Rivoalto ammirarono le costruzioni, 1’ operosità e il vivere dei Veneziani (1), si trattennero col doge tre giorni, e a vieppiù confermare la buona pace ed amicizia, l’imperatore tenne al sacro fonte un figlio di Giovanni : poi si partì, restituendosi in Italia. L’ anno seguente troviamo avere avuto lo stesso imperatore Lodovico una conferenza collo zio Lodovico di Germania, col quale rinnovò o strinse una lega (2). Il che farebbe sospettare, che di una qualche grande unione si trattasse, fors’ anche col doge contro i comuni nemici, molto più che ai Saraceni e agli Slavi si erano già da qualche tempo uniti eziandio i Normanni. Dalle coste della Norvegia e dalle isole pel Baltico (1) Dand., Barbaro, Moros!, Marin : St. civile e politica del Comm. dei Veneziani, ecc. Il Sagomino però narra soltanto della venuta di Lodovico a Brondolo, ove si trattenne col doge tre dì e del battesimo : Quo peracto, rex cum conjuge Italiani, duces vero ad palatium reversi sunt. (2) Mur., Ann. an. 8B7.