216 tro Gradenigo : è validato da notai, da testimoni, da dichiarazioni giurate, infine of&e tutto quanto potrebbesi richiedere a costituirne la piena autenticità. Non è a noi pervenuto 1’ originale, ma ad esso si riferiscono le diverse copie che ne abbiamo nei Patti 1.1, p. 135, all’Archivio ; nei Codici Trevisaneo e DLI p. 35 alla Marciana, nel qual ultimo leggesi altresì la ingenua dichiarazione dello scrittore : il soprascritto documento lio veduto in Cliioza nè ho possu-to intendere altro che quanto ho scritto : infine nel Sansovi-no, ecc. Tutte queste particolarità e la menzione che fanno di tal privilegio quasi tutte le cronache (1) mettono fuor dì dubbio 1’ autenticità del suo contenuto ; ma come conciliare questo col nome di un doge di cui nuli’ altro sappiamo, e con date e indicazioni che si contraddiscono e non possono sussistere ? E invero : l’anno Vili di Costantino corrispondendo, secondo il computo ordinario, al 919, non era allora doge di Venezia alcun Tribuno, ma sibbene Orso Partecipazìo li ; la prima conferma del privilegio è in nome di Agnello Parte-cìpazio, (2) ed è pur certo che Agnello fu doge al principio del secolo IX, quindi molto innanzi di Tribuno, del quale non poteva dunque confermare un documento : la data stessa del-1’ atto primitivo e della conferma non differiscono che di pochi mesi, essendo il primo del mese di aprile anno ottavo di Costantino, indizione Vili, e la seconda del mese di giugno, anno egualmente ottavo, indizione Vili, e tuttociò è confermato ed accettato per buono dalle susseguenti dichiarazioni del doge Renier Zen nel 1255 e del doge Pietro Grafi) Dand., Magno, Caroldo, Trevisan, ed altre. (2) Imperante Doni. Const. snio imperatore /ìlio Romani ìmpe-ratoris, annum autem imp. ejus 8. mens. juni ind. Vili. Ego Angelus Partecipano vos mostravistis vro poeto quo fecit vobis dux Do-minico Tribuno ec. Pacta.