156 Cason, edificio poi tramutato in prigioni, e di cui ancora si scorgono alcune traccio (1). Prima cura del novello doge fu ripopolare le isole devastate dai Franchi, proteggendo e incoraggiando i Chioggiotti, Brondolesi, Pelestrinotti Albiolesi ed altri che a quelle facevano ritorno (2) ; volle particolarmente fosse rifabbricata Eraclea, antica sede della sua famiglia, e che risorse quindi dalle sue ruine col nome di Cittanuova. Una speciale attenzione volse, com' era naturale, a Rialto, che conveniva render degna di essere il capo delle altre isole. Nominò quindi il novello doge, il tribuno Pietro Tra- (1) « I Partacipazii come tribuni ressero centinaia d’anni Rivalta, tenendo ragione et il foro in ss. Apostoli, nellaqual contrada ancorai veggono i vestigi nel campo della Casone, ove sono le prigioni di quel sestiere; e vi si veggono due porte antiche regali e i fondamenti del palagio antichissimi ; tenivansi le barche armate dietro quel cantone che volta fuori verso il ponte e quella era la corte nella quale stanziava il tribuno, tenendosi al dirimpetto ragione. La riva comune che riceveva le barche di Murano, Torcello, Maggiorbo e d’Istria, ora è il tragitto di Murano a san Canziano. Teneva questo palagio fin al rio che si dice ora del Barba e si chiamava rio Baduario. H campo di ss. Apostoli giungeva a questo palagio; eintorno allachiesac’era vacuo. La porta principale con buone guardie e munizioni giaceva in capo alla calle larga e si teneva continuamente chiusa, nè si apriva se non nelle maggiori solennità ; e per andare e per venire si usava la callicella che vien da s. Canciano et in quello stretto nello sporto vi stava la guardia che con poca forza poteva tener quel passo, perchè in quel tempo il popolo molte volte romoreggiava e tumultuava, e questi tumulti sollevati contro i potenti importavano molto. Per la qual cagione, fatto questo tribuno duce, i più potenti cittadini si ridussero a stanziar presso di lui, e si veggono ancor le loro case superbe in grande parte distrutte, parte vecchissime e parte minate; come le case dei Falieri, dei Tiepoli, dei Comari sul campo Zen, nelle quali stanziavano i duci di quelle casate dei Contarmi e di molti altri in quei contorni. Ed in questa maniera si estinse il tribunato alla Rivalta, montando il suo tribuno all’altezza del grado ducale e conluimancò anco il tribunato di Oli-volo e di Castello, dando luogo ai vescovi di Castello, riducendosi e restringendosi tutta la città in un corpo ...... Nic. Zeno. Dell’ origine dei Barbari, p. 29. (2) Clugienses autem et ceteri qui Francorum metu litoralia domicilia sua relinquerant, repatriantes urbes suas in solitudinem redactas, renovare coeperunt. Dand.