Capitolo Primo. Agnello Partecipazio doge X. — Condizioni interne ed esterne. — Discordie nella famiglia ducale. — Pietà del doge. — Relazioni coll’impero Greco. — Giustiniano Partecipazio doge XI. — Dissidii ecclesiastici — Traslazione del Corpo di S. Marco. — Giovanni Partecipa-ziodogeXII. — Nuovi tumulti nelle Isole.— Usurpazione diCaroso. — Fine dei congiurati. — Deposizione del doge e sua morte. Alla convenienza politica, che suggerì la scelta di Rialto a nuova e stabile sede del governo della Repubblica, do“®x si aggiungeva pia tradizione, che S. Marco, recandosi da A- 811. lessandria ad Aquileja, a predicarvi la fede di Cristo, colto da violenta burrasca, fosse stato costretto approdare ad una delle Reaitine (1), ove apparsogli un angelo, lo salutasse colle parole : Pace a te Marco, Evangelista mio, e gli annunziasse, che colà un dì avrebbero riposo e venerazione le sue ossa. Così chiamavasi molto opportunamente la religione a sancire un atto politico di tanta importanza e a far per tal modo concorrere tutti gli animi nell’ affetto a Rialto, da cui avea a venire la grandezza della Repubblica. Raccoltasi quindi nell’ 811 la generale concione, fu eletto doge Agnel- lo o Angelo (2) Partecipazio, distinto cittadino di Eraclea, la cui famiglia avea dato parecchi tribuni a Rialto, ove erasi stabilita. Apparisce, che la residenza tribunizia fosse a quei tempi ai Santi Apostoli, nel sito denominato Campiello del (1) Credesi a quella ov’ è presentemente la chiesa di s. Francesco della Vigna. (2) Così lo scrive il Dandolo ; nel documenti' di concessione del doge ai monaci di S. Ilario (819) nel libro Pacta I all’Arch. leggesi Agnellus,