85 rezza delle terre che assai per tempo acquistarono sul continente (1). I diplomi imperiali, di cui avremo in progresso a parlare, trattano con lo Stato veneziano come con una potenza riconosciuta, ne disegnano i confini e le popolazioni, regolano le scambievoli relazioni e quanto poteasi riferire ai possedimenti, ai fiumi, ai passaggi, ecc. de' Veneziani nel regno italico (2). Alcune espressioni, che pajono accennare ad un dominio (3) o che suonano orgogliose, sono dello stile diplomatico del tempo e derivate dall’ idea che quegl’imperatori aveano della propria suprema autorità su tutto il mondo cattolico. Parole non meno superbe usò, nei dì della sua potenza, la Porta Ottomana verso i principi cristiani, e questi pagarono lungo tempo certi tributi agli Stati barbareschi dell’ Africa, per mettersi al sicuro dalle loro piraterie, senza averne perciò ad inferire che fossero sudditi di quegli Stati o da essi dipendenti. Laonde, riassumendo quanto fu finora esposto con qualche diffusione, allo scopo di chiarire, per quanto fosse possibile, sì avviluppata materia, parmi avere a conchiudere : che le Isole turono a principio dipendenti dalla Venezia terrestre, alla quale erano annesse : che nella confusione derivata dalle invasioni barbariche, esse, trovandosi staccate dalla madre patria, dovettero provvedere a sè e nomi- (1) Praedia autem Veneti duxet ad omnes antiquiores Veneticomm quae ad illorum per totam Italiani per castros et civitates pertinens est, quae ad illos juste pertinebat, patuavit se dux ... ut in quinquagenta de numorum veneticomm libras in tributimi . . . Cron. Altin. p. 224. (2) Fra gli altri : Privilegium Henrici regis rom. factum I). Petro Duci Venet. et Jolianni ejus /ilio similit, duci super rebus q. ipsi seu et eonun antecessores duc.es in regno italico dono et scripto regum et imp. llom. possiduunt a tempore D. Oth. Pr. E il più antico trattato pervenutoci, quello con Lotario imperatore, 840. (3) In fidei debito qua nobis et imperio adstringetis. Lettera di Enrico VII an. 1311 al doge Mai-in Zorzi (Commemoriali I, p. 168t.°all’ Archivio) onde mandasse ambasciatori alla sua incoronazione. E chi potrebbe dire a quel tempo, Venezia dipendente dall’impero?