66 possedimenti in terraferma, divennero inutili, onde andarono in dimenticanza e si perdettero le sicure notizie del loro artifizio. E come tra i Veneti primi si conservarono alcune abitudini della originaria lor sede, così tra i secondi o Veneziani erano ricordi di pratiche romane le così dette aste nelle processioni, ad imitazione delle picche, che in Roma nelle processioni appunto si portavano coronate di lauro ; le ghirlande d’ alloro appese alle porte dei palazzi e delle chiese ; ma specialmente, come più tardi vedremo, dai Romani in gran parte derivarono i magistrati e le leggi. La lingua dei Veneti, allorché vennero nelle Lagune, era naturalmente la latina, ma, come altrove dicemmo, con non poche forme e voci particolari. Codeste forme, durante la dimora nelle Isole, si andarono sempre più allontanando dalla lingua primitiva, nuove se ne aggiunsero, derivate dai nuovi bisogni e da’ frequenti rapporti col resto d’Itali» e coll’ impero di Costantinopoli, onde venne a formarsi a poco a poco il veneziano dialetto (1). La pronunzia conservò sempre la naturale sua indole di dolcezza, poche parole terminando in consonanti o tronche (2), e sostituendo suoni più dolci a quelli più duri (8). (1) Gutum, vaso usato nei bagni romani a versar l’olio, divenne ai Veneziani goto cioè bicchiere; da illum si fece elo; da neptia, nezza (nipote) ; la frase in corno e in colmo (sarta teda) venne da incolume (Doc. del sec. XI); pepian da adpedemplanum (Doc. del sec. XV, ove: Alias XV domos . . . quarum XII sunt ad pedem planum et tres in solario), eo nei doc. del sec. XIII per io. Ancora nel secolo XV negli atti della Curia Castellana, dice un cherico ad uno della pieve, che voleva mettere il figlio a scuola: Videatis, domineplebane (della pieve), l’usanza e de dare qualche danaro avanti. Et Stefanus dixit: Io so contento, io non ho adosso al presente denari, sed fin a qualche zorni io ve darò qualche denari Simile mescolanza si trova abbastanza frequente anche nei Diarii del Sanudo, che dice nella prefazione di scrivere nel modo popolare. (2) Mercado per mercato (più tardi mercà), pievanado per pievana-to, decapitado, citade, ubertade, ecc. (3) Da Aureliacus, Oriago, daBurgoliacus Borgolago, il nome di fa-