Capitolo Quinto. Condizione delle isole veneziane. — Arti. — Aspetto delle isole. — Pozzi, saline e mulini.—Pi'incipio dello Stato Veneziano.— Lettera di Cassiodoro. — Dipendenza o indipendenza originaria dei Veneziani. — Governo interno delle città romane. — Costituzione della Venezia terrestre. — Relazione dei Veneziani coll’Italia, coll'impero d’ Oriente e con quello d’Occidente. Divenute le isole della Laguna, per le narrate invasioni di popoli in Italia, per le sciagure di questa, per lo scisma religioso, detto dei tre Capitoli, sempre più popolose ; e persuasi i fuggitivi, specialmente dopo la occupazione longobardica, che nel continente più non era a sperarsi pace nè libertà, tramutarono il precario soggiorno in durevole sede e nuove terre furono assodate (1) e nuove case costrutte. In buon numero sorsero altresì fin dai primi tempi le chiese (2), imperciocché gli eventi stessi della fuga e del salvamento inspirar doveano quel sentimento religioso che fu poi sempre nei Veneziani. Nè mancavano loro i danari, le masserizie, gli stromenti delle arti e dei mestieri e le armi, non essendo- stata precipitosa e subitanea la loro fuga, ma per lo più deliberatamente apparecchiata e a terre che già in addietro per ragioni di traffico (1) Quaedam castra cimtatesque aedificantes, novam sibi Venetiam, et egregiam provinciam recreamnt. Sargon. (2) Le cronache ci conservarono i nomi delle famiglie che fecero edificare chiese nelle varie isole: anzi, ad opinione del Temanza (Pianta antica di Venezia), gli edificatori delle chiese furono probabilmente gli stessi che assodarono il terreno, ov’ esse sorsero, e così potrebbesi argomentare dalla successiva costruzione delle chiese stesse, P ampliamento altresì del terreno e 1’ aumento della popolazione.