180 facendosi amica e collegata dell’impero e di tutta Germania, e ristretta col re de’ Romani che da Bergamo fino in Istria confina con lei. » Ed oltre a ciò ella deve anche pensare che ha in Italia il meglio dello Stato suo che è di giurisdizione dell’imperio, e così come ora questi principi (alla dieta di Costanza) sono deliberati ricuperare il ducato di Milano potria ben occorrere che qualche volta volessero fare il medesimo dello Stato imperiale che tiene la Signoria che è il fior d’Italia; e s’ ella sapesse qualche pratica ch’è andata intorno da manco che mille anni in qua, non le parrebbe forse il mio ricordo esser vano (l). Infatti il 22 giugno si presentavano in senato tre messi dell’ imperatore (2), annunziando la sua prossima venuta in Italia, per andare per la corona a Roma, verrebbe potente con buone armi com’era stato decretato nella dieta germanica, desiderava il passo e buon trattamento dalla Signoria e bramava conoscerne le intenzioni e aggradirebbene i consigli. Codeste erano però lustre, e ben si comprendeva che l’intenzione sua era di muovere contro i Francesi e cacciarli dal ducato di Milano, imperciocché Lodovico, in modo contrario al trattato di Blois, avea fidanzato al duca d’ Angoule-me la figliuola madama Claudia già promessa a Carlo nipote di Massimiliano, pel qual matrimonio s’erano in addietro accomodate le cose del Milanese. Raccoltosi il senato in seduta secreta (3), rispose non poter la Repubblica esser contro al re cristianissimo al quale era legata per antecedenti trattati, non 1’ aiuterebbe però, ma terrebbe la neutralità, per conservare la quale appunto non poteva consentire di dare il passo e i viveri che Sua Maestà richiedeva, se venisse con armi. Massimiliano (1) Sanudo, Diarii VII, p. 65. Discorso del Rabler, p. 67. '2) Ib. 63. (3) Ibid., 2G giugno.