85 * _ gli opportuni soccorsi, quando si trattasse d’una spedizione a benefizio comune della Cristianità ; quanto al secondo ei mostrava il desiderio die insieme avessero a deliberare sul da farsi (1), per la conservazione della quiete e della salvezza d’ Italia nel caso che Carlo venisse effettivamente all’impresa del Regno. Scriveva in conseguenza il Senato d’accordo con Lodovico al pontefice, che opportunissima cosa sarebbe ch’egli come capo della cristianità mandasse a re Carlo un cardinale sponendogli i pericoli che questa correrebbe quando per la sua spedizione e per le confusioni che ne deriverebbero fosse data opportunità ai Turchi di assalirla e scongiurasselo che come re cristianissimo ovviar volesse a tanto male, o ad altro tempo almeno rimettere il suo divisamente. Le notizie di Francia intanto informavano sempre più degli apparecchi del re, e Ferdinando vedendo crescere il suo pericolo, volgevasi allo stesso Lodovico con una proposizione di lega generale. Rispondeva Lodovico all’ oratore : sarebbe ora essa insufficiente a resistere o ad impedire la venuta del re ; scoprirsi a questo contrario, sarebbe per lui un attirare tutto il fuoco addosso a sè ; le guerre passate e specialmente quella di Ferrara avere dimostrato a sufficienza qual assegnamento si potesse fare sul soccorso dei principi d’Italia (2). E tuttavia incerto, ora stimolato dal proprio interesse, ora da miglior sentimento, cercava procrastinare e adoperavasi che il re di Francia differisse di mandargli 1’ ordine di apparecchiarsi (3), ma pur finalmente scrivendo il 29 dicembre da Vigevano ad Erasmo Brasca gli sponeva la necessità in cui trovavasi di soccorrere re Carlo per non restare isolato, ed esposto alle mac- (1) 20 Dee. p. 205. (2) 22 Ott. Lettera di Lodovico all’ Oratore di Napoli. (3) Novembre. Lettera del Barbiano.