66 10 più popolati di nuove ed insolite genti; genti, cliecom’è della befana, non si mostrano se non una volta all’anno., appunto di questi dì, e nel rimanente stanno chiuse o nascoste. I nuovi clienti d’ogni anno caccian di nido gli antichi di tutti 1 giorni, e per noi, poveri espulsi, quelle quattro, o cinque ore le duriamo colà in mezzo, ritti sulle calcagna, ad adorarne da lungi tra spalla e spalla le belle sedenti, dando di continuo o prendendo luogo fra coloro che non paghi a bastanza d’un solo, vanno ad assaggiare quel caro diletto per tutte le diverse botteghe, o passando di braccio in braccio le maschere, ch’io non so com’elle trapelino per quella fitta muraglia di gente. E c’è veramente da farne le meraviglie; imperciocché quando parrebbe che 11 rumore, il caldo e la gente fossero al sommo, e ne avessero a scoppiar le muraglie, nè più entra ne’polmoni libero il fiato, ecco arrivano e trovan pur luogo i Napoletani o i Bizzarri, e coi loro suoni e coi canti, col Batcmo pur el cimbano, Sonemo alegramente, fanno una tal giunta di baccano e di caldo, ch’io il mi so io, che a godermi quella cara letizia mi trovai stretto fra la tromba da tiro e l’ottavino. Una cosa sola mi disconforta ed amareggia il piacere, che per questa sera rhi si prepara, ed