75 Consultazione e difficoltà ed accorrasi immediate a così disordinati appetiti, onde in ciò non possa dirsi quello che dei Romani qualche volta fu detto : Dum Romani de rebus dubiis consultante Hannibal Saguntium oppugnai (1). » Dava Massimiliano belle promesse di venire in persona a soccorrere con impegno la causa dei confederati, ma intanto era impossibile non succedesse qualche fatto pel quale le due parti non si scontrassero in aperta guerra. E venne dai Francesi, il cui duca d’ Orleans, rimasto in Asti, s’impadronì improvvisamente di Novara, provocato a dir vero da Lodovico che, fatto arrogante, aveagli mandato intimare non s’intitolasse più duca di Milano, nè desse il passo ad altre genti che dalla Francia calassero in Italia. I Veneziani ordinarono tosto al loro condottiero degli stra-dioti, Bernardo Contarmi, si dirigesse immediatamente al riacquisto di quella città (2). Entrava in Milano il 22, faceva la mostra delle sue truppe, e avendo allora appunto il duca d’ Orlsans assaltata e presa la terra di Gualfìnara nel ducato di Saluzzo, la guerra era rotta e uno scontro con Carlo, che avanzavasi, diveniva inevitabile. E già le cose sue correvano a ruina, perchè ornai gran parte del regno di Napoli era stato riacquistato daU’armata veneta sotto Antonio Grimani unita alla spagnuola e molte città tornavano spontaneamente a Ferdinando. Scrivevano i Proveditori che una grande e decisiva battaglia nel Parmigiano o in Lombardia sembrava imminente, alla quate notizia furono ordinate pubbliche orazioni, si dispensarono quattromila staia di farina; ad ogni monastero osservante dieci staia, ad ogni sestiere duecento, da essere distribuite per mano di matrone pietose ai poveri bisognosi; si fecero processioni per tutte le parroc- (1) Dispacci Zacc. Contarini e Bernardo Trevisan a Massimiliano DCCXCIX alla Marciana. Non fu se non ritoccata l’ortografia. (2) Secreta 18 giugno 1495, pag. 121.