34 tro luogo, dopo le quali, fatte le debite considerazioni, si risolverebbe per quella parte a cui lo indirizzerebbe Iddio Signore pel bene dell’ anima sua. » Così Lodovico si andava sempre più avviluppando in una politica ambigua e ruinosa, trascinato dall’ ambizione e dalla necessità di sgarare i suoi nemici. Ei ben sapeva che Ferdinando eccitava contro di lui il re di Francia (1) ed i suoi ambasciatori gli riferivano dalla corte francese di una stretta intelligenza tra il duca d’Orleans e il re di Spagna, di matrimonii ideati tra la casa di questo e quella di Napoli, matrimonii eh’ essi ambasciatori aveano cercato d’impedire come dannosi certamente all’Eccellenza Sua, di sospetti eh’ erano nel re circa alla fede di Lodovico, a distruggere i quali si adoperava il principe di Salerno (2). Tutto questo rendendo assai incerte le cose sue, moveva Lodovico a cercar salvezza anche d’altra parte. Otteneva alfine dall’ imperatore Massimiliano l’investitura del ducato di Milano dandogli in isposa Bianca sua nipote, sorella del duca Galeazzo, con la promessa di quattrocento-mila ducati di dote da pagarsi in varii tempi e quaranta-mila in gioie ed altri arredi. Di questo felice avvenimento dava pronta notizia ai Veneziani, i quali corrispondevano colle loro congratulazioni, e coll’assicurazione della buona amicizia e lega, confortandolo volere anche dal canto suo in questa perseverare (3). Accolse Lodovico assai benevolmente 1’ oratore Giorgio Pisani e gli tenne lungo ragionamento sui due importantissimi argomenti del Turco e della Francia ; die evasi pronto quanto al primo a fornire (1) Lodovico si lagna anche de’ Fiorentini, che si adoperavano a calunniarlo alla corte di Francia (23 agosto), e raccomanda la vigilanza sui movimenti di Alfonso. 9 settembre. Dispacci. (2) Dispaccio dell’ Amb. di Milano. Archivio S. Fedele 23 ag. 1493. (3) Secreta 12 nov. 1493, p. 200,