•204 segnato questa falsa cagione ad un fatto sì grande e sì cognito, accaduto quasi sotto agli occhi nostri medesimi, meriterebbe grave censura: ma che doveva fare il Cortesi? Una donna, anzi una prima ballerina per le partii ci aveva pure ad essere ; si doveva dare anche impiego alla brava giovinetta Lomelli, ned egli poteva altrimenti uscire dall’ imbarazzo. La scena s’ apre ne’bastioni mezzo diroccati della città : Messolongi patisce difetto di vettovaglie. Le madri coi fi-glioletti languenti in collo, il popolo, i soldati, stretti intorno al polemarca, piangono con lui sul tristo loro destino; quand’ ecco arriva Ca-psali, l’amante, il fidanzato di Crisa, a cui è riuscito togliere alcune provvigioni a’nemici. Ei le depone a’piedi del magistrato, e il racconto delle fatiche da lui sostenute e dei pericoli corsi somministrano al Ramaccini (Capsali) una bellissima sceua che fa ogni sera grand’ effetto. Il racconto è piuttosto lunghetto, ma mirabile è l’arte con cui quegli varia la rappresentazione della medesima immagine, e nota i varii accidenti della battaglia. Il polemarca in mezzo a quella languente famiglia di cittadini distribuisce allora il pane recato. La gente si raccoglie in cerchio a lui intorno; tutte le braccia a lui sono volte, il pane passa di mano in mano, le madri lo rompono ai figlioletti, il popolo, i soldati lo