32 nieare alcune occorrenze delle parti di qua pertinenti a questa impresa ond’ io poi le comunicassi a "V. E., e particolamente commettendomi che dovessi scrivere a Y. E. quello che ora aveami risposto S. M. e mi recassi poi ad Orleans ad aspettarla, soggiungendomi che desiderava molto che se gli rimandasse il conte Carlo (di Barbiano) che io avea detto, come sarebbe venuto con piene istruzioni, dopo il 'ritorno del magnifico Peron da Roma, perchè lo vedeva volentieri per essere cavaliere da bene e buon servitore dell’Eccellenza Vostra ». A questa prima udienza tenne dietro una seconda nella quale il Pirovano diede più esplicite informazioni al re intorno alla nuova inclinazione del papa verso re Ferdinando, agli sforzi di Lodovico per consertarlo sul cammin diritto, e alle cose relative alla impresa del re. La cristianissima maestà, scriveva, averlo ascoltato attentamente, e facendogli replicare ove non avesse bene inteso, poi avergli risposto queste parole formali in lingua francese : « Il signor Lodovico mostra ben di essermi buon cugino e buon amico consigliandomi tanto bene come fa : gliene sono molto obbligato. Voi andrete con monsignor siniscalco (Luigi di Beaucaire) alla camera sua e significherete a lui, al signor principe di Salerno, e al generale di Linguadoca quanto esponeste a me stesso, e poi io sarò con loro e del tutto vi farò fare risposta » (1). Racconta poi l’ambasciatore il colloquio avuto con quei signori e la lettura fatta delle lettere di Lodovico, di alcuni capi delle quali il generale prese nota da comunicare a S. M., indi ridottosi alcuni istanti a conferire insieme, gli domandarono se nella istruzione fosse dichiarata l’offerta che il signor Lodovico faceva a S. M. in risposta alla sua richiesta di aiuto ; il che affermatosi dal- (I ) Dispaccio di Matteo Pirovano da Avene 16 agosto 1493, documento importante che manifesta la solita burbanza francese, e i pen-siari di quella corte relativamente al papa e all’ impresa.