514 re di Ungheria e Boemia come elettore e per tal conto interveniente substituto di S. M, all’ atto della coronazione, ac etiam dal rev. Cardinale Gurgense, poi dai Rev. Cardinali Sedunense e di Croy, magnifico oratore polono e me idest veneto. E stando detta Maestà ad aspettare che la gente d’ arme, cavalli leggeri e fanti che ha condotto seco si ponessero in ordinanza per far 1’ ingresso nella terra, sopraggionsero gli elettori dell’ imperio, 1’ uno da poi l’altro, tutti similiter accompagnati da gravi comitive di gente d’ arme e cavalleggeri al modo di Allemagna che in tutto potevano essere da 2800, eccetti tamen 1’ ili-mo duca di Sassonia rimasto, per quello intendo, in Colonia molto indisposto d’ una gamba e il marchese di Brandemburg ritornato già più dì allo stato suo, che è contiguo a quello del Gran maestro di Prussia suo cugino, che per essere ora in guerra attuale col ser-mo Re di Polonia gli presta ogni ausilio, tamen ambi hanno mandato i sostituti suoi. E smontate suo Signorie da cavallo per circa mezzo tratto di man distante dalla Ces. Maestà con molti signori vennero a piedi a farli riverenza baciando prima la man loro, li quali furono raccolti ed abbracciati da Lei con ogni onorevole dimostra-strazione di contentezza, tenendo sempre la berretta in man fin-ch’ essi stettero in piedi, e rimontati a cavallo si accostarono a quella parlandogli, essendo interprete il prefato Rev. Gurgense perchè S. M. non parla molto prontamente 1’ idioma alemanno. E stati lì per bon spazio sì per dar tempo all’ avviarsi delle genti che dovevano entrar nella terra come a concertar li luoghi di alcuni signori alemanni che erano in differenza del precedere, precipue del duca di Juliers figlio del duca di Cleves che è grandissimo signor qui con il prefato sostituto del duca di Sassonia a cui diceva dover precedere per esser qui nello stato suo, il che tandem fu composito che lui cedesse fino ad entrar la porta della terra e di poi precedería. Si avviò poi S. M. con 1’ ordine infrascritto, che premesse prima tutte le fanterie sue, quali sono da tremila ma senza le artiglierie che già fu detto conducevano, seguivano tutte le genti d’ armi delli predetti elettori e altri signori, poi le trecento lancie e li 600 a 700 arcieri di ordinanza di S. M., poi una bellissima e ricchissima banda di 200 altre lancie tutte de gentiluomeni ed altri della casa di S. M. sì degli stati suoi di Borgogna come alemanni, ispani ed italiani ac etiam tutti i signori cha la seguitavano, tra i quali era 1’ ill~mo monsignor