>4^ ii pescatore, o a quel benefico raggio, eh’ è per tulli egualmente luce c calore, le distende e soleggia. Ivi sulla molle erba in sulla sera s’aduna a dolci colloqui! colle compagne la vergine, o quivi mira c attende impaziente da lunge la vela paterna : ne vola incontra ad affrettarlo alla riva ; ed or 1’ aiuta a trar in terra la presa, o gli sfornisce la povera barca, e sull’ omero pietoso ne riduce a casa i remi c gli arnesi a sollevarne lo stanco vecchio dalla fatica. Le fattezze e le vesti degli uomini conservano quivi non so quale impronta distinta e nazionale: certe facce aduste, abbronzale dal sole; una nera berretta in sè ripiegata e rivolta ; certe mantelline a capperuc-cio; calderoni che risalgono sopra al ginocchio; gli zoccoli ; quella maniera di accappatoio che noi diciamo bocctssin delle donne; tali e non altri esser dovevano i volti e l’arnese de’primi abitatori di quest’isole famose egualmente per grandi imprese c grandi sventure, e questa stessa contrada ritragge ancora dall’ antico Rialto. La rivoluzione clic tutto sconvolse e mutò e ritmilo le imprese e le insegne sui pubblici edifi-zii, parrebbe quasi che fin qui giunta non fosse. 1* alato leone della repubblica, intero da ogni offesa, spiega ancora i suoi vanni sulla colonna di s. Nicolò , e tiene aperto il suo libro ; ma quella scritta, quel pax dell’ epigrafe , che un V Apjì., Voi. II. io