360 Repubblica a mostrarsi più inclinata che per l’addietro ad mia intelligenza con Cesare, a ciò sollecitata anche da En-ricorre d’Inghilterra, il quale erasi allora assai stretto con Carlo V. E questo s’ era anzi a quel tempo recato in Inghilterra a visitare il suo alleato, donde Gaspare Contarini, che avealo colà seguito, descriveva l’incontro dei due sovrani e il loro ingresso in Londra. « Il serenissimo re anglico (così scriveva da Cantor-berì l’ultimo maggio 1522) con parte de’ signori e gen-tilhuomini suoi, venne in questo luogo da Dobla (Dover) a ritrovar la Maestà Cesarea e giunse ad ora di voler andar a cena e fu sì all’improvviso avvertito del giunger di lui serenissimo re anglico, che appena ebbe tempo d’incontrarlo a capo della scala del palazzo e nel castello, dove lì dunque incontratisi ambe le Maestà, cavatosi la barretta si abbracciarono stando abbracciati per spazio di due miserere. Poi furono sate tra loro molte parole amorevoli ritornandosi ad abbracciare, il che fatto la Maestà Cesarea si voltò verso quei signori erano venuti#in compagnia del re anglico e accolse cadauno come si conviene. Quello istesso fece esso re serenissimo verso quelli signori che discesero dalle scale con Cesare ad incontrar S. M. anglica. Da poi in lo ascendere sopra il palazzo, la M. Cesarea volea metter sopra di lui il re anglico, ma quello non permise e si pose da mano sinistra e abbracciandosi si condussero in la sala dove era preparata la mensa per cenar. Stettero qui in confabulazione insieme ambi serenissimi re, presente però il reverendissimo cardinale eboracense e il reverendo episcopo Dunel-mense per un terzo d’ ora, da poi lui serenissimo re anglico si ritirò in una casa lasciando la maestà Cesarea e il reverendo cardinale che ambi si posero a tavola a cenar .. . (1). (1) Dispacci MIX alla Marciana.