65 na notte, avrete l’universale discorso di tutta la città, lo spasso di tutta la sera. Per 1’ ordinario non si danno se non due qualità di maschere: quelle che dispensano, e quelle che cercano protezione. Gli uomini hanno per lo piii disposizione ad alzarsi: sono tutti illustrissimi, gran signori in parrucca con l’obbligato occhialino, e l’intercalare del poveruomo. Le donne volontieri discendono : sono cameriere in traccia di padrone, rivendugliole di Barano in cerca di sciarpe, o forosette che vanno a balia: hanno tutte presso che eguale sembianza ed eguale spirito e conversazione, e si son viste tutte quand’una se n’è veduta. Pure io lodo assai il bello trattenimento; fin dalle sei tutti i seggi son già occupati, e fino alle undici o alle dodici non c’ è più da discorrerne. Le nostre belle fanno a chi prim' arriva; nè son già colà come per l’ordinario in vaga mostra disposte, a guisa de’preziosi gioielli fra’vetri del Fanna e deirinsom, ma piuttosto come le merci nc’bazzarri e ne’fondachi, gettate alla rinfusa ed una sull’altra sedute. Nè per questo se ne sconfortano od offendono. Per cinque o sei ore le vedete colà ferme e imperterrite affrontar il caldo e l’affanno, senza un bisogno, un desiderio al inondo; e poi si dica che le sono leggieri o mutabili. In questa stagione i caffè sono per