482 pubblico instrumento quando a quella piaccia, che li obbligala la persona et stato mio in securtà de quanto io scrivo ; et appresso etiam fare chel Sig. prefetto carissimo figliolo mio farà il medemo. Il che ambi dui faremo volentieri, per esser certissimi che la pfata Beat.na per niuno caso sarà mai per mutarsi della promissione ut supra per lei fatta oretenus al M.o° Oratore di Vra Ser.ta et che nui inseifie habbiamo etiam promesso al detto Oratore. Benché non tanto questo, ma speramo in dies lamor et benevolentia de sua S.ta, doverse augumentare verso il Stato de la Cel.ne Vra, con far verso quella segni de amore et benivolentia che si convengono a padre verso amantissimi figlioli. Non mi extendo in rengratiare la Ser.ta V. del bono animo suo verso di me et de le cose mie : perchè avendolo cognossuto et provato cum experientie certissime, più che paterno, non dubito che debba continuarse ne lo ad venire et augu-mentarse cum omne amorevole dimonstratione, perche etiam dala parte mia non son mai per mancare dal debito offitio de bono figliolo et servitore di quella, come ricerca la divotione et obser-vantia mia. vera verso lei. In servitio dela quale quanto io habia operato circa la presente materia ex officio meo, me remetto a la relatione et testimonio de lo antedicto M.co oratore de vra Cel.ne. A la cui bona gratia mi,recomando. Romae die Xiij Februarj MCCCCCV. A tergo. Seren.m° principi et Ex.m° Dno Dno meo obser.m° Dno Leonardo Lauredano Duci Venetiarum. Servitore Dux Urbinj manu p.a Segue 1’ atto di consegna di detti luoghi al Commisssario apostolico fi. D. Giovanni Rufus.