361 Descrive poi l’ingresso a Londra che avvenne il 9 giugno. « La strada per dove i due re aveano a passare, era ador-. nata di tapezzarie et in alcuni luoghi fatti archi trionfali al numero di otto, alcuni dei quali rappresentavano 1’ origine deH’Ordine di Borgogna e del Tosone, gli altri il principio dell’imperio in Occidente, altri la genealogia di queste Maestà Cesarea e d’Anglia, ed altri i regni che havevano, con adattate iscriaioni. In lo ingresso, da poi molta turba a cavallo e servitori e altre persone basse della corte, venivano li gentiluomini sì inglesi come cesarei al numero quasi di quattrocento, por la maggior parte però inglesi tutti vestiti di veluto nero con bellissime catene d’ oro al collo. Dopo questi gli araldi, dopo gli araldi, gli officiali della terra vestiti di scarlato, ai qual i seguivano quelli del Consiglio sì cesareo come anglico, e fra questo numero erano altresì alcuni vescovi e altri prelati; da poi li baroni e signori, gli ultimi de’ quali che fossero in luogo più onorato, furono il duca di Suffolk e il marchese di Brandeburgo ambedue mariti di regine : dietro a questi eravamo noi due oratori, Gasparo Contarmi e Francesco Corner, ed il nuncio pontificio ; dietro ne seguiva il reverendo cardinale, poi i due maestri di stalla di queste Maestà con la spada in mano ; immediate alle quali seguivano loro Serenissimi re vestiti tutti due di un saione di restagno d’ argento fatto da nuovo da S. M. a questo effetto. Di dietro alle quali erano li due suoi gran ciambellani e poi la guardia degli arcieri cesarei, del re e del Cardinal che erano da cinquecento circa et con questo ordine trasferendosi le prefate Maestà alla chiesa cattedrale poi andarono all’ alloggiamento loro che è un palazzo fornito nuovamente per il congresso di questi re (1). » L’accordo di Carlo Y colla Repubblica presentava però (1) Dispacci Gasp. Contarmi amb. a Carlo V, 1521-1525, Cod. MIX, alla Marciana. Vol.V. 46