516 di N. D. dove fatta predetta Maestà orazione, sedette sopra una sedia e gli fu posta sopra il capo una berretta solita portarsi dagli Arciduchi d’ Austria che quantunque le insegne sue regie di Spagna fossero più nobili, aveano tamen voluto portasse piuttosto la sopra scritta, parendogli che alla elezione facevano di S. M. a simile grado, si erano mossi solo per eleggere persona che fosse de’ loro e non estranea. Il che fatto gli levarono il manto e la detta berretta e di nuovo inginocchiossi e si estese prostrata al modo che fece iersera, nel qual atto tardò quanto durò il cantarsi le litanie poi ritornò al seder fino che fu finito il cantar di altre varie orazioni. E partita poi si trasferì presso al prefato aitar di N. I). ove giurò come di costume la defensione della Chiesa, la ricuperazione de’ beni imperiali, la defensione di quelli si possede e molte altre cose in beneficio dell’ impero. Poi si lavò S. M. le mani e il prefato Rev. Coloniense gli lavò il petto e le spalle dove lo unse di olio benedetto, poi lo vestì di abiti da canonico di quella chiesa mettendogli sopra un piviale che fu dell’ imperatore Carlo magno e ungendogli etiam la propria spada che fu pur del detto imperator, e nella man destra gli dettero uno scettro d’ oro e nella sinistra un mondo con la croce in cima, e sopra il capo la corona imperiai d’ oro che fu del detto imperator Carlomagno, le quali insegne venivano somministrate alla prefata Maestà da cadauno degli elettori ecclesiastici, e portando S. M. le insegne prefate andò a seder sopra una sedia di pietra che e ad alto della Chiesa, dove furono cantate similiter molte orazioni, poi con la spada che avea cinta cominciò a creare cavalieri, cominciando dall’ ili-mo Mons. de Chievres, che per quello disse poi sua signoria, 1’ era stata ornata etiam di simil grado già 36 anni dal q.m Ser~mo imperator no-viter defunto. E dietro a lei continuò S. M. nell’ ili-mo marchese di Brandeburgo consobrino dell’ elettor e tutti gli altri primarii signori che erano lì facendo etiam chiamar il prefato orator polono e volse similiter ornarlo di simile grado, la qual continuò per tanto in tal atto che prometto a V. Sublimità la ne creò un numero di forse duemila, poi la ritornò alla cappella di N. D. dove udì una solenne messa cantata dal Rev. Coloniense, dal qual da poi finita fu etiam comunicata la M. S. e con questo, data per sue Signorie Rev—ma universal benedizione, partì essa Maestà con tutte le insegne imperiali vestite e in mano e andò al palazzo della terra dove erano preparate in una sala ben ornata otto tavole