265 cencinquanta uomini d’armi all’assalto. Tutti erano smontati da cavallo e una minuta pioggia che cadeva, rendeva sdrucciolevole il terreno e difficile superare il bastione con cui il Gritti avea circondato la città. Gastone di Foix diede il primo l’esempio di levarsi le scarpe e gli altri tutti l'imitarono, avvezzi com’erano a tutt’ i disagi dolla guerra. Furioso fu 1’ assalto, ostinata la resistenza, gli abitanti e le genti veneziane difendevano a palmo a palmo il terreno : finalmente il Bajardo superò pel primo il bastione, ma rimase malamente ferito in una coscia, e la sua caduta non fece che vieppiù irritare i suoi compagni d’armi, i quali superati i ripari penetrarono nella città. Non perciò sgomentati gli abitanti ricorrevano ai mezzi estremi di difesa facendo piovere dalle finestre e dai tetti, tegoli, tizzoni accesi ed acqua bollente, e una seconda battaglia fu data sulla piazza del Broletto in cui ambedue le parti combatterono con sommo valore : tuttavia vincitori, i Francesi inseguivano i vinti di contrada in contrada ; l’Avogadro ed il Gritti cercarono di salvarsi per la porta di san Giovanni, ma appena avevano fatto abbassare il ponte levatoio che si trovarono assaliti di fronte da Ivone d’AUegre e alle spalle da Gastone di Foix, e costretti ad arrendersi. Ebbero salva la vita ; non cosi i loro soldati che furono tutti passati a fil di spada (1). Orribile fu la strage, orribili il sacco, le violenze, le profanazioni cho 1’ accompagnarono (2). Tormentavansi i cittadini perchè palesassero i loro tesori, tormentavansi per capriccio. : niun rispetto a luogo sacro o profano, niuno alle donne di qualunque condizione, nelle case, nei palazzi, nei chiostri stessi. Solo il Bajardo volle salve da ogni insulto (l’I Decrizione della bella difesa di Brescia in Sanuto t. XIII, p. 394. (2) Vedi : 1 congiurati bresciani e il loro processo di Federico Odorici nella raccolta dei Cronisti lombardi di Milano. Vol. V. 34