60 re e recarsi a Venezia ove chiedeva un asilo. Rispondevagli la Repubblica non credere necessaria tale risoluzione, ma all’ uopo sarebbe in Venezia degnamente accolto, sicuro e onorato, e purché ne desse avviso a tempo, si manderebbero tre triremi a levarlo in Ancona; raccomandava-segli però nell’istesso tempo tenesse presso di sé e ben guardato il principe Grem (1). Poco dopp giungeva 1’ orator turco, il quale chiedeva che la Repubblica aiutasse Alfonso ed il papa, ma aveane in risposta, che tenendo essa buon’ amicizia anche col re di Francia, altro non potea fare se non continuare ad adoperarsi come avea fatto finora a metter pace tra le parti contendenti (2). Il Senato, nella difficile condizione in che si trovava, mandava Sebastiano Badoer e Benedetto Trevisan oratori a Lodovico per tentar ancora se possibil fosse di allontanare tanti mali dall’Italia. Doveano esporre la grandezza del pericolo di questo infelice paese se non vi si ponesse pronto rimedio; che all’Eccellenza sua, per lo Stato che meritamente vi teneva, spettava principalmente 1’ adoperarvisi ; che da lui attendevasi adunque qualche buon efletto di quanto avea già fatto intendere di voler fare. Al che Lodovico rispose (3) : « Magnifici oratori : non è alcuno che prima di me abbia previsti tutti questi disordini ed inconvenienti. Ed io credo esser stato il primo che per il mezzo di mia moglie, quando la mandai a Venezia, lo facessi intendere a quella illustrissima Signoria, la quale e così gli altri a chi più (1) Idem 20 nov. Il fratello del sultano Bajezid tenuto in custodia del papa. Vedi t. IV, p. 400. (2) Secreta 2 dicembre. (3) 3 dicembre 1494. Dispacci di Sebastiano Badoer, Cod. DXLVII, cl. VII, it. alla Marciana. In questi dispacci e ne’ precedenti fummo alquanto diffusi, perchè rappresentano al vivo la diplomazia d’ allora ed i pensamenti di Lodovico,