Ili ratificazione della conchiusa lega che fu da ambe le parti sopra un messale solennemente giurata, e 1’ ambasciatore di Milano fu licenziato. Le genti della Signoria cominciarono a muovere verso il Cremonese, e vi facevano progressi, nel tempo stesso che il Trivulzio impadronivasi del castello di Arazzo sulla ripa del Tanaro, e poi di quello di Anon, e con mirabile rapidità otteneva Valenza ed Alessandria spingendosi fino a Voghera e Tortona che non fecero maggior resistenza. A queste notizie spaventatosi Lodovico e smarrito ogni consiglio convocò in castello quattro deputati per ciascuna delle arti, cioè gentiluomini, cittadini, dottori, mercanti, artigiani, preti e tenne loro lungo discorso promettendo voler essere loro buon signore, scusando le tante gravezze colla necessità dei tempi : ricordava aver sempre governato con mitezza e mansuetudine, amministrata imparzialmente giustizia ; ricordava quanto i suoi predecessori avessero fatto per Milano, rappresentava quanto duro invece ed insolente riuscirebbe -il dominio di Francia ; perciò eccitavali, scongiuravali volessero da valorosi uomini resistere, essere i Francesi più impetuosi nell’assaltare che costanti nel perseverare, onde per poco che la città si sostenesse ed essi se ne stancherebbero ed i soccorsi che attendeva da Massimiliano arriverebbero, e quelli ancora che gl’inviava Federico re di Napoli fi). Vani sforzi !" Laonde vedendo che poco o nulla potea più ripromettersi di bene, pensò di mettere intanto al sicuro i figliuoli e il tesoro che mandò sotto la custodia del fratello, il cardinale Ascanio, alla volta di Germania. Tutte le città di Lombardia erano in grandissimo fermento, e Francesco Bernardino Visconti, Battista Visconti, il vescovo di (1) Guicciardini, L. IV.