214 Fino dal 4 febbraio era stato a lui destinato il secretarlo Pietro Stella (1) e si erano poi accettate le offerte di mediazione di Luca de Rinaldi (2) e di Costantino Areniti (3) ; indi era partito per Trento Antonio Giustiniano, ma non avea potuto per anco ottenere il salvocondotto per ridursi alla sua presenza. Ora gli si raccomandava mettesse tutto in opera per parlare o far.parlare a S. M. e ricordandogli l’antica amicizia e devozione, gli facesse presente essere sempre stato desiderio della Repubblica di conservarsi a lui unitissima ed in perpetua confederazione ; a ciò essere più che mai opportuno il presente momento della discesa del re di Francia coll’ intenzione non solo d’insignorirsi d’ Italia ma di aspirare pur anche all’ impero, e far papa il cardinale di Roano suo prediletto ; venisse perciò e prestamente per soccorrere e sovvenire alla povera Italia, offerirgli la Repubblica tutte le sue forze e dello Stato di essa, potrebbe egli disporne come padre e protettore (4) ; paghe-rebbegli dugento mila fiorini del Reno perchè venisse immediate con quel numero di genti che gli paresse necessario. Incaricava pure il Giustiniano di offrirgli, ove occorresse, anche la restituzione delle terre occupategli 1’ anno avanti, cioè Trieste, Pordenone, e perfino Gorizia, ma solo in caso di necessità ; se poi, non ostante tutte queste proposizioni, non riuscisse, proponevansi cinquanta mila fiorini 1’ anno cessione de la pont. Beat, che la non sii per privarne de le terre -nostre, maxime perchè altre volte de quelle et de molte altre fussemo investiti da lo imp. Sigismondo et fu confermata tal investitura dal serenis. Federico III, padre di questa Maestà Cesarea. — Commissione agli ambasciatori al papa 20 giugno 1509, Secreta, p. 13. (1) Sua commissione Misti Consiglio X, 6 febbraio 140829. (2) 16 febbraio ibid. (3) marzo ibid. (4) «Del stado nostro lo potria disponer el medesimo che nui propri disponemo per tenirla per padre et protector nostro ». Secreta 17 maggio, pag. 181.