287 davano per interposizione del papa tale somma di compenso clie, come scriveva il Senato, sarebbe bastata a ricuperare un gran regno (1), nè poterla esso pagare nella condizione attuale delle sue terre guaste dalle guerre e neH’armamento che gli era uopo fare a difesa del Turco. Laonde tornava in sul chiedere che la Repubblica fosse redintegrata di tutti gli Stati suoi senza alcun censo, solo sborsando per soddisfare all’onor di Sua Maestà una somma conveniente per l'investitura, e poiché aveva in addietro offerto seicento mila fiorini da pagarsi in dodici anni, sebbene dopo quella profferta fossero avvenute tante mine di terre e tante gravosissime spese, rimettevasi tuttavia in ciò che fosse stimato d’ equità dalla santità del Pontefice. Ma nulla si concludeva, e la guerra continuava, e Venezia vedevasi ancora costretta a sollecitare una nuova calata di Francesi, sciagurata politica a cui vedevasi ridotta per conservare la propria esistenza ; cruda alternativa di dominazioni e devastazioni straniere, di pratiche sleali ed ambigue. Venezia avea ormai perduta l’indipendenza dell’azione : sbalestrata- da Francia a Germania e da questa a quella, vedevasi costretta quasi a mendicare la possessione di quelle terre, che perduta la preminenza marittima,.sole potevano ancor darle possanza. Ma per questo ella intanto si esauriva : e i prestiti, le tasse, gli argenti in zecca, le ritenute agl’ impiegati, la vendita degli uffizii (2), a mala pena bastavano. L’Al viano tene vasi ancora sulle rive del-l’Adige quando seppe gli Spagnuoli aver preso il cammino di Vicenza per ridursi a Padova e temendo di uno scontro da cui poteva dipendere la ruina totale delle cose (1) Secreta 4 luglio 1514. (2) Sanudo Diarii. I concorrenti però doveano essere approvati nel Consiglio per ¡scrutinio e per quattro mani di elezione. Registro Diana Maggior Consiglio, p. 64.