Capitolo Quarto. Carattere di Giulio II. — Vicende delle armi veneziane. — Luigi XII raccoglie un concilio a Tours contro il papa. — L’imperatore manda al sultano per farlo muovere contro i Veneziani. — Maneggi di questi in senso contrario. — Il papa entra in Bologna e va all’assedio della Mirandola. — Speranze di pace. — Che svaniscono per le esagerate pretensioni dell’ imperatore. — Questi e il re di Francia convocano un concilio a Pisa, il papa deoreta un concilio ecumenico a Roma. — Proclami di Massimiliano. — Nuovi tentativi dei Veneziani per reconciliarselo. — Si riprendono le armi. — Congiura di Brescia, la città è presa, poi riperduta. — Maneggi secreti di Gian Jacopo Trivulzio con Andrea Gritti per la pace. — Battaglia di Ravenna vinta pei Frantesi. — I maneggi del Trivulzio continuano. — Sventure di Francia, — I Veneziani ricuperano anche Crema e Brescia. — Udienza di Antonio Giustinian dal re Luigi XII. — Prelimi-neri di pace. — Il papa si fa nuovamente nemico dei Veneziani e si riaccosta a Cesare. — Morte di Giulio II. — Trattato di alleanza tra Venezia e Francia a Blois. Animo grande, benché stizzoso e tenace, era quello 1510, di Giulio papa ; pieno del suo concetto, formato da quando era stato assunto al pontificato, di ricuperar alla Chiesa tutt’ i possedimenti o scandalosamente dilapidati dai suoi predecessori, o non vigorosamente difesi contro le usurpazioni, per questo scopo, da lui forse* stimato santo e conveniente alla sua dignità, nessun mezzo parevagli indegno. Quindi abbattere il Valentino, quindi nimicarsi i Veneziani e, perchè non pronti a restituire le domandate terre, scomunicarli, muover contro di loro tutta 1’ Europa ; ma ottenuto quanto volea, conseguita quell’ umiliazione eh’ ei pensava doversi verso la sede apostolica, eccolo farsi inesorabile con quanti avversavano i suoi amici e protetti, e dichiarare di voler rincacciare dall’ Italia quegli stranieri, che Vol. V. 32