20 più sperano s’abbia a vedere essere loro speciale laude e gloria, la quale di nessuna cosa può essere maggiore, quanto di essere stimati autori di tenere le cose d’ Italia in pace e fare che ognuno possa essere certo che le cose proprie con la estimazione e onore debito abbiano ad essergli serbate illese; persuadendosi che appresso vi sia questo altro benefizio che se alcuno avesse animo inclinato a cosa poco quieta e avesse 1' appetito acceso più oltre che non conviene, gli debba essere rimediato subito. Imperciocché questa ill.ma Signoria e i Signori nostri si sono con questa lega dichiarati una medesima cosa con quello quale Dio ha voluto per suo vicario in terra, e lo Stato del quale resta per questa via liberato dalla oppressione nella quale erasi cercato di metterlo. E benché questo frutto, quale si vede di presente, meriti da sé solo grande commendazione e laude, tuttavia non è manco quella che ne ha da ricevere per lo avvenire ; perocché si può ’tenere per certo che la u-nione di questi tre Stati abbia ad essere non solo diuturna, ma anche quasi eterna, per quella perpetuità, quale possono avere le cose umane, e per conseguente abbia ad essere lungo ancora e continuo il beneficio quale ha con sé, perocché essendo di presente veduto in quanto pericolo era lo Stato della chiesa, se non vi si fosse rimediato, si può sperare che i successori del presente pontefice fatti avveduti per questo esempio, seguiranno il medesimo che ha fatto adesso Nostro Signore e per la via ch’ò loro proposta cercheranno di provvedere alla salute loro. E quando ben accadesse che i pontefici mancassero, questa ill.ma Signoria e i nostri ill.mi Signori la seguiranno essi, ed avendo gli Stati tanto potenti e situati in luochi opportunissimi con la unione loro sempre saranno sufficienti a raffrenare i movimenti e le passioni di chi volesse innovare cosa alcuna indebitamente e con questo mantenersi qnesta grande reputazione di essere sti-