436 fu sotto sopra, serrate le botteghe e tutti fuggivano alle case loro e si diceva che la terra era in armi. È stato detto che per un poco di romore tatto in piazza per il cadere di alcune picche, li soldati a quello strepito si posero in ordinanze e di qua venne il tumulto, non però si abbia veduto arme in mano a’ cittadini ; ma, come di sopra è detto, immediate cessò il rumore. Si può credere che tal tumulto sia stato fatto con consulto di questi cittadini, anzi li rever. cardinali e magnifico Ippolito de’ Medici si partissero, perchè forse tre ore innanzi mi fu detto che oggi sarebbe tumulto nella città. Si vede che questi reverendissimi cardinali Cortona, Ridolfi e Cibo vanno allargando il governo e, per quanto mi è stato detto, questo governo si adatterà oggi ». Infatti il Foscari scriveva l’indomani : « Il governo di questa città è mutato del tutto e posto in mano dei cittadini e popolo di volontà e consenso dei signori Medici, e la città è fatta unita come nella consultazione dei cittadini ieri sera ridotti in palazzo fu deliberato, che quattro di loro questa mattina andassero dai reverendissimi cardinali e magnifico Ippolito per certificarsi se confermavano quanto ieri mattina li dissero, che erano contenti provedessero alla regolazione di questa città come li pareva, rimettendosi a loro. Li quali andati, ebbero da Sue Signorie rev. e magnifico Ippolito la confermazione di quanto aveano detto e che non volevano deviar punto da quello che fosse deliberato per loro cittadini, per il che furono immediate convocati in palazzo da circa settanta cittadini e a ore 23 è venuto a me domino Francesco Vittorio (Vettore) uno de’ primi di questa città, per nome di questa eccelsa Signoria, e delli signori Otto di pratica e con conveniente forma di parole mi ha esposto, che essendo stata veduta la inclinazione di questa città a’ dì 26 del preterito per il tumulto allora se-