I VESPRI MONTENEGRINI 91 si offrono per accettare l’impresa. La notte di Na- tale è scelta per essere la notte del massacro, che avverrà in memoria delle vittime di Kossovo. « L’epoca fissata per la santa veglia giunge. I fratelli Martinovity accendono i loro sacri ceri, pregano con fervore Iddio neonato, bevono cia- scuno una tazza di vino alla Gloria di Cristo, e, brandendo le loro mazze benedette, si slanciano fra le tenebre. Ovunque vi sono turchi, i cinque esecutori compaiono : quanti s’abbracciano alla croce vengono presentati come altrettanti fratelli al Vladika. « Il popolo adunato in Cettigne saluta l’aurora, di Natale con dei canti trionfali; per la prima volta dopo la fatale giornata di Kossovo, esso poteva esclamare : La Cernagora è libera! .... ............................» I montenegrini hanno vendicato il loro ve- scovo e redenta la patria! Ma il sangue chiama altro sangue, e due se- coli di epiche lotte passeranno ancora prima che la pace ritorni davvero su quelle balze ! Due secoli dovevano ancora trascorrere prima che un Principe grande ed illuminato, come quello che regge ora i destini di quel piccolo paese, potesse dedicare la sua attività allo sviluppo in- tellettuale dei suoi sudditi, con la più grande tol- leranza in fatto di fede religiosa, così da permet-