9 però Lodovico in grandi complicazioni con Carlo di Francia, il quale già pensando alla conquista d’Italia, metteva in campo le pretensioni della corona francese su Genova, che più volte avea fatto dedizione a’ suoi predecessori. Laonde già disponevasi all’ impresa di venir ad assoggettarla con le armi, quando ai maneggi dell’ ambasciatore milanese Erasmo Brasca riuscì di ottenere che ne fosse data al duca di Milano l’investitura (1). Da qui ebbe principio il legame tra il duca ed il re che andò poi sempre restringendosi, e che cominciato colle relazioni feudali e colle dimosti’azioni officiose (2), terminò col divenire un bisogno reciproco e base d’ una politica tanto sleale quanto ad ambedue rovinosa. L’ unione con Francia facevasi a Lodovico ancor più necessaria, dappoiché le novità che in quell’ anno 1492 na- 1492. scovano in Italia non erano punto di tal natura da rassicurarlo. Moriva il 7 aprile Lorenzo de’ Medici e succedevagli nel potere il figliuolo Piero, vano, amante de’ piaceri e mancante di gran lunga di quell’ assennatezza che avea mantenuto il padre alla testa della repubblica fiorentina e fattegli perdonare tante cose. Moriva altresì il 25 luglio Innocenzo Vili, e prendeva possesso della sede papale Rodrigo Borgia, famoso sotto il nome di Alessandro VI, uomo di vita licenziosa ed impudica, che dovette il suo innalzamento a tutt’ i mezzi di corruzione, e che non ostante la sua mala fama fu in modo straordinario festeggiato, e si acquistò favore presso al popolo perchè voleva fosse amministrata stretta giustizia, e diede opera a purgare le strade dagli (1) 1 Die. 1490 dispaccio di Erasmo Brasca. Ibid. Tutta questa parte concernente Lodovico il Moro e Carlo Vili riceve ora nuovo lume pei registri veneziani e pei dispacci milanesi. (2) Il 21 febbraio 1492 Lodovico mandava a congratularsi con Carlo dell’ acquisto della Bretagna e del suo matrimonio colla principessa Anna, e fin d’ allora lusingando la sua ambizione dichiaravasi disposto alla volontà sua, e magnificava la propria importanza nelle Vol. V. 2