158 do: non acceptemo la vostra refndason. Vostra Serenità attendi a varir (guarir) e lasse questi pensieri (1). » E ciò dicevano, perchè essendo effettivamente vecchio e assai ammalato, già ben prevedevano che poco più durerebbe, nè volevano dargli tanto dolore, anzi la sua proposta fu lodata come suggerita dall’ amor della patria e valse a smorzar in parte 1’ odio in che era venuto presso l’universale. Ma morto che fu, si levarono contro di lui generali mormorazioni, accusavasi di corruzione, vendita della giustizia, distribuzione arbitraria di offici (2), tanto che a dar soddisfazione a tanti richiami, vennero allora e pel futuro istituiti i tre inquisitori del doge defunto (3) da eleggersi alla morte di ogni doge con incarico d’investigare ed indagare scrupolosamente in quali articoli della promissione egli avesse per avventura mancato, di ascoltare le querele contro di lui portate, di esaminare scritture e testimonii e di procedere conforme al caso pei risarcimenti dovuti ai pregiudicati. Nella nuova promissione pel doge da eleggersi successore al Barbarigo furono richiamati in vigore e con maggior severità gli articoli che proibivano 1’ accettazione di qualunque dono, il favorire de’ parenti negli uffici, ed essendo costume che ogni sposa (probabilmente patrizia) andasse a presentarsi al principe, tale cosa non fu più permessa se non alle sue parenti. Leonardo Con tali ordini fu eletto doge il 2 ottobre 1501 Leo- Loredano, ° nardo Loredano, d’anni sessantasei, non distinto per meriti 1501. marittimi o terrestri, ma solo perchè nato d’illustre famiglia ; aveva patrimonio mediocre, cioè da trentamila ducati; era d’ aspetto macilente, d’alta statura, di salute mal ferma, e forse perciò viveva con gran regola ; d’umanissima (1) Sanudo Diarii IV, 13 sett. 1501. (2) Ib. p. 63. (3) La deliberazione relativa leggesi nel libro Stella M. U.